Kourabiedes....
13:51:00
Quinta tappa del mio viaggio: la Grecia
Cenni e curiosità
Il 24 dicembre i bambini greci si svegliano molto presto, prendono bastone e sacca che hanno trovato ai piedi del loro letto e cantando, suonando i trigoni (strumenti musicali fatti da un triangolo di acciaio che viene toccato con una bacchettina d’acciaio) vanno bussando di casa in casa, a caccia di frutta secca e di biscotti: i Kourabiedes.
I Kourabiedes
di origine turca rappresentano il tipico dolce natalizio che non manca nelle famiglie greche. Simili ai frollini esistono varie ricette, ma gli ingredienti principali sono le mandorle e l'olio evo*.
La loro forma è a mezzaluna o rotondi con una grande spolverata di zucchero a velo.
Ma voi lo sapevate che in Grecia non si addobba l'albero di Natale e che Babbo Natale non esiste? Resta di stucco questo non è un trucco! :-(
La loro religione è Greco-ortodossa motivo per il quale le tradizioni sono differenti dalle nostre.
Infatti, non fanno l'albero, né i bambini ricevono regali poiché entrambe le usanze non sono legate alla nascita di Gesù. In sostituzione all'albero, si decorano delle barche a vela di legno con tondini scintillanti e che evocano il mare, elemento onnipresente in Grecia.
E a proposito di curiosità conoscete la leggenda dei “Kallikantzaroi” ?
Durante i dodici giorni che vanno dal Natale a l’ Epifania in Grecia si dice che le “acque siano sconsacrate” e quindi la leggenda narra che con la nascita di Gesù l’albero muoia e i Kallikantzaroi escano dalle viscere della terra. Dopo l’Epifania l’albero che sorregge la terra nascerà di nuovo e i Kallikantzaroi faranno la loro comparsa.
E dopo la leggenda gli usi:
- allo scoccare della mezzanotte nelle case greche si spegne e riaccende subito la luce per cacciare il vecchio anno e salutare quello nuovo;
- la notte di Capodanno ogni famiglia sceglie un componente che dovrà entrare per primo in casa il 1° dell'anno eseguendo un rituale preciso (due passi in avanti e due indietro per fare entrare la fortuna e scacciare la sfortuna, ripetendolo tre volte e alla terza entra e scaglia per terra un melograno sino a romperlo in segno di prosperità e fortuna).
Qui mi fermo....ho intenzione di ritornare in Grecia per un altro dolce e per raccontarvi altre curiosità e tradizioni. Si mi ha preso molto.
Ricetta
Ingredienti
500 g di farina 00
250 g di burro*
100 g di zucchero
150 g di mandorle tostate
1 tuorlo*
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
zucchero a velo
Spellare, tostare e tritare le mandorle. Lavorare il burro con lo zucchero. Unire il tuorlo, la vaniglia, la farina e le mandorle. Amalgamare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Porre in frigo per 30 minuti.
Trascorso il tempo, formiamo delle mezzelune e poniamole su una teglia provvista di carta da forno. Riporre in frigo per altri 30 minuti. Scaldiamo il forno a 170°C e cuciniamo i nostri biscotti sino a che avranno assunto un colore dorato (nel mio forno all'incirca 15 minuti). Fare raffreddare su una griglia e spolverare di zucchero a velo prima di servire.
* molte ricette prevedono l'utilizzo del burro che si presume sia un utilizzo recente, invece,anticamente venivano preparati con l'olio.
* la ricetta originale è senza uova
Qualsiasi suggerimento, correzione o chiarimento in merito è ben accetto.
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