Strudel di mele sull'asse Trento - Palermo.
14:18:00
Simbolo della cucina Altoatesina, lo Strudel, diversamente da ciò che si potrebbe pensare, nasce in Turchia, come variante di un antico dolce, in uso ancor oggi, il Baclava.
Lo strudel arriva in Europa nel 1529 quando il sultano Sulayman, il legislatore, sconfisse gli ungheresi nella battaglia di Mohacs, nella quale morì anche Luigi II di Ungheria. Durante la dominazione turca l'Ungheria assorbì oltre alla religione musulmana tutta una serie di ricette e tradizioni culinarie proprio della Turchia, tra i quali lo strudel, il dolce arrotolato, che si fece apprezzare nel suo delicato e gustoso gusto.
Il dolce turco Baclava venne leggermente modificato e alla preparazione fu aggiunto uno degli ingredienti che oggi è determinante: le mele.
Oggi lo strudel di Vienna Apfelstrudel è molto richiesto, amato e famoso in tutto il mondo.
Ma anche le valli alpine del nord est Italiano ed in particolare il Trentino Alto Adige si riconoscono come tradizionali produttrici di strudel, introducendolo nella loro tradizione alimentare insieme a tanti altri elementi tipicamente tirolesi come lo speck, i knodel e il pane di segale.
La produzione massiccia di mele, in modo particolare nelle valli trentine ha contribuito di sicuro alla diffusione dello strudel e di tanti altri dessert che utilizzano la mela cotta al forno o anche fritta. Numerose le varianti allo strudel di mele classico, sia per ciò che concerne il ripieno, sia per le differenti qualità di pasta. Per la preparazione dello strudel si ricorre a tre diversi tipi di impasto: la cosiddetta “pasta matta”, un metodo di preparazione molto elaborato; la pasta frolla, prediletta per la pienezza del sapore; la pasta sfoglia, soprattutto oggi apprezzata per la sua leggerezza.
La produzione massiccia di mele, in modo particolare nelle valli trentine ha contribuito di sicuro alla diffusione dello strudel e di tanti altri dessert che utilizzano la mela cotta al forno o anche fritta. Numerose le varianti allo strudel di mele classico, sia per ciò che concerne il ripieno, sia per le differenti qualità di pasta. Per la preparazione dello strudel si ricorre a tre diversi tipi di impasto: la cosiddetta “pasta matta”, un metodo di preparazione molto elaborato; la pasta frolla, prediletta per la pienezza del sapore; la pasta sfoglia, soprattutto oggi apprezzata per la sua leggerezza.
andiamo a noi
Come si intuisce dal titolo, questa ricetta nasce da una collaborazione tra me e un trentino verace. Un caro amico, anche se virtuale, con il quale condividiamo la stessa passione per la fotografia. Dove nasce questa amicizia? Sulla meravigliosa piattaforma di Flickr, dove, credetemi sinceramente, nascono delle belle conoscenze. Ma torniamo alla mia fonte, a colui che ha voluto farmi dono di una ricetta, non solo tipica del trentino, ma ancor di più, una ricetta uscita dalla cucina della mamma e giunta a me, lui è Claudio, un grandissimo appassionato della sua terra e della sua città. Nei suoi scatti assolutamente e solo Trento. Se ho suscitato in voi curiosità, ma anche per conoscere più da vicino Trento attraverso gli occhi di un trentino innamorato, vi lancio il suo link....Clamos60.
Ingredienti
3 o 4 pugni di farina (300gr)
1 pizzico di sale
1 cucchiaio raso di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio d'olio d'oliva
1 cucchiaio di acqua
Preparazione:
fare la fontana, aggiungere tutti gli ingredienti e amalgamare il tutto. Col mattarello tirare una sfloglia sottile, sploverando con la farina, onde evitare che si attacchi al piano. Eventualmente dopo averla stesa, spostarla su una tovaglia, che faciliterà l'arrotolamento.
Farcitura
6 mele renette o golden delicius
3 biscotti secchi
1 pugno di uva sultanina
12 pugno di pinoli
cannella in polvere
un po di zucchero
3 fiocchetti di burro
Preparazione:
affettare le mele sottili oppure a dadini, aggiungere la cannella, l'uva e i pinoli. Disporre sulla sfoglia, spargere lo zucchero e i fiocchetti di burro. Spennellare le estremità con del burro. Arrotolare aiutandosi con la tovaglia, porre su una teglia, già provvista di carta da forno, facendo attenzione che la parte della chiusura vada sotto. Se lo si preferisce si può dare al rotolo la forma di ferro di cavallo, nel caso in cui sia più grande della teglia. Durante la cottura spennellare con il rosso d'uovo (io con il liquido fuoriuscito)
Cuocere a 180200° per circa un'ora.
Non avendo nient'altro da fare ho voluto tentare uno sposalizio, tra Trento e Palermo, dando allo strudel di mele un gusto un po meridionale.
Non vi elenco nello specifico gli ingredienti perchè devo assolutamente ripetere l'esperimento, per qualche problemino saltato fuori, anche se il gusto più o meno c'era. Per sommicapi ho aggiunto amaretto alla mandorla, crema di pistacchi, mandorle, e fondente.
Ringraziamenti:
Claudio per la ricetta
Il consorte per la preziosa collaborazione
5 commenti
E mamma mia... ma che bontà!! che foto pazzesche.. e che spiegazione esauriente che hai dato!! Non sapevo provenisse in origine dalla Turchia.. pensa te... Io l'ho mangiato su in Trentino.. e ne faccio una ricetta datami dallo chef dello chalet dove alloggiai.. Però .. anche questa... che bontà!!! Complimenti al tuo amico.. smackkkkk
RispondiEliminaoddio che buono questo strudel, davvero goloso!IO l'abbinamento mela e cannella lo adoro quindi non ti dico cosa darei per avere una fettina di questo meraviglioso strudel!
RispondiEliminaPensavo fosse un dolce tutto montano.. e chi lo sapeva che era parente della baklava! Bellissimo il tuo strudel!
RispondiEliminanon l'avevo mai assaggiato! dev'essere proprio buono! :-D
RispondiEliminaE' un dolce che adoro, ma ho provato solo una volta a farlo (non ti dico con che risutati!): il tuo è perfetto :D
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